L’associazione europea degli editori (Enpa) ha chiesto al Parlamento Ue di trovare un “approccio bilanciato” sul regolamento E-privacy, perché l’attuale testo in discussione, vietando ai siti delle aziende editoriali di usare i cookies, dà “il pieno controllo” dei dati degli utenti europei “a pochi big” della tecnologia, che restano invece liberi di usarli.
“La bozza di regolamento darebbe ai principali player tecnologici Usa il pieno controllo dei dati dei consumatori, allo stesso tempo impedendo alla stampa online di dare accesso a contenuti giornalistici professionali su base libera e aperta”, ha detto il presidente dell’ENPA, Carlo Perrone, sottolineando come questo sia “in totale contraddizione con gli interessi dei cittadini europei e contro una stampa libera, indipendente e pluralista”. Gli editori avevano già espresso preoccupazione per il “forte impatto” del regolamento “sul futuro della stampa digitale, in particolare sulla pubblicità”, con il semplice bando dell’utilizzo dei cookies. Perché dando al browser il potere di rigettarli, si dà solo “l’illusione di un livello elevato di protezione dei dati per i cittadini”. In realtà, “si dà a pochi player dominanti il pieno potere” su quei dati, mentre si toglie agli editori “la possibilità di raggiungere direttamente i propri lettori e fornirgli offerte e servizi personalizzati”.
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