Una piattaforma regionale per il sostegno all’editoria. Associazione Stampa Subalpina e sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil in Regione presentano delle ipotesi per il futuro. Finora già persi 2.500 posti di lavoro
Operazione salvataggio al via per il comparto editoriale in Piemonte. Già negli scorsi giorni abbiamo iniziato a parlare della difficile situazione, in un quadro nazionale di grandi difficoltà legate alla crisi e non solo, vissuta dal mondo dell’informazione piemontese e denunciate da Stefano Tallia. Ora Associazione Stampa Subalpina e sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil chiedono alla Regione una nuova legge regionale di sistema per il settore dell’editoria, che consenta di finanziare le aziende che investono su tecnologia e tecnologia nel pieno rispetto delle regole.
Questa è una delle proposte avanzate nel corso di un incontro con gli assessori al lavoro, Gianna Pentenero, alla Cultura, Antonella Parigi, e alle Attività Produttive, Giuseppina De Santis in cui le associazioni hanno illustrato la piattaforma per il sostegno all’editoria ed all’emittenza locale.
L’Associazione Stampa Subalpina ed i sindacati hanno ricordato i numeri della crisi in Piemonte: 2.500 posti di lavoro, diretti e indiretti, sono stati persi nella filiera dell’editoria, 200 (compreso tutto l’indotto) nell’emittenza, contrassegnata, negli ultimi 5 anni, dalla chiusura di tre tv (Telesubalpina, Telestudio e Telegranda) e 5 radio locali (su un totale di 31).
Per poter fronteggiare al meglio questa situazione i sindacati chiedono “il varo di nuove strategie e di progetti legislativi in grado di ridisegnare il panorama editoriale piemontese, per salvaguardare un settore strategico per la nostra regione e lo stesso diritto di informazione costituzionalmente tutelato”.