”Nessuno, tantomeno io, ha intenzione di trasformare Liberazione in un ‘megafono’ del partito o in un suo ‘inutile bollettino’, come mi accusa di voler fare il compagno Gennaro Migliore”.
A dirlo è Paolo Ferrero, segretario del Prc, aggiungendo: ”L’ho già detto tante volte, lo ribadisco oggi. Semplicemente, vista l’enorme quantità di denaro che il quotidiano del partito Liberazione costa al partito medesimo, sarebbe utile e necessario avere un giornale che, risanato nei conti, come stiamo cercando con fatica e pazienza di fare da mesi assieme alla proprietà e agli organi di rappresentanza sindacale di Liberazione, riesca ad aumentare le vendite e la sua presenza tra i lettori, e non solo di farsi portavoce di un progetto politico che vuole ‘superare’ Rifondazione comunista”.
”Ecco perchè sono rimasto particolarmente incredulo -afferma ancora Ferrero- di fronte al fatto che un fatto editorialmente e politicamente significativo come la prima volta che il leader della Linke tedesca, il compagno Oskar Lafontaine, veniva in Italia e partecipava a un dibattito pubblico organizzato a Venezia da Rifondazione, sia stato trattato da Liberazione come un fatto di secondaria importanza”.
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