Posta elettronica certificata, o più semplicemente Pec. Fino a qualche tempo fa era una cosa di cui potevamo fare a meno, oggi invece dobbiamo aprirla obbligatoriamente.
Il decreto sviluppo ha infatti imposto a tutte le imprese individuali di avere un indirizzo di posta elettronica certificata al massimo entro il prossimo 31 dicembre 2013.
Da qui a quella data scatterà una vera e propria corsa alla Pec, se condideriamo che attualmente su più di 3 milioni e mezzo di aziende individuali operative in Italia, soltanto 58mila circa hanno già una casella di Pec. Il resto ne è sprovvisto.
Le pubbliche amministrazioni sono state infatti obbligate a dotarsi di una casella Pec sin dal 29 novembre 2008, i professionisti iscritti a un Ordine o a un Albo hanno dovuto aprirsi un indirizzo Pec già dal 29 novembre 2009, mentre le società di capitali (Spa, Srl, Sapa) e di persone (Snc, Sas) hanno dovuto aprirla dal 29 novembre 2011.
Adesso con l’ultimo passaggio normativo la Pec diventa obbligatoria anche per tutte le imprese individuali che si iscrivono nel Registro delle imprese (l’obbligo è scattato il 20 ottobre 2012) e per quelle che sono già iscritte. Queste ultime dovranno comunicare la propria casella Pec alla Camera di Commercio entro il 31 dicembre 2013. Una volta che questo meccanismo entrerà a regime si potranno tagliare i costi della burocrazia e della gestione delle pratiche. Tutte le aziende infatti potranno comunicare con la Camera di Commercio, con l’Agenzia delle Entrate, con l’Inps, con l’Inail direttamente via Pec.
Inoltre sarà creato anche un Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata di imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni.
In sostanza la Pec sostituirà l’attuale raccomandata con ricevuta di ritorno, poiché renderà sicure e certe le comunicazioni istituzionali che riceveremo dalla Pubblica amministrazione e le richieste che noi invieremo a qualsiasi ente.
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