Il nuovo Riformista, come dice il suo direttore Antonio Polito, si fa in quattro: da 8 a 32 pagine. A tutto campo: politica, economia, cultura, spettacoli, costume. Anche sport. Ed uscirà anche la domenica, arricchito da due rubriche: ‘Il bestiariò di Gianpaolo Pansa e ‘La domenicà di Guia Soncini, una delle firme nuove del giornalismo italiano. «Sarà un giornale ‘verò, ma non generalista. Il lettore -dice Polito all’ADNKRONOS- potrà avere le notizie fondamentali, sarà certamente informato sulle cose essenziali, ma non perderemo il nostro tratto caratteristico, il nostro valore aggiunto, continueremo a fare il giornale con il nostro solito stile, con le nostre opinioni». Novità non solo nel numero delle pagine, per l’uscita domenicale e per i temi trattati: il nuovo Riformista cambierà anche aspetto, almeno per quel che riguarda la testata. «Intanto -spiega il direttore- non sarà centrata ma ‘sbandieratà a sinistra. E poi, trattandosi di un giornale ‘verò, sarà di colore nero, sottolineata in arancione», la scelta cromatica del Riformista fin dal primo giorno.