Editoria

Politica e vita quotidiana, La Discussione riparte dalla carta

Con la volontà di andare incontro ai lettori, tra tradizione e spinta all’innovazione, La Discussione torna nelle edicole. La “Politica” e le storie della vita quotidiana saranno al centro dell’attenzione, ci spiega il direttore Antonio Falconio

Lo scorso 10 marzo lo storico quotidiano La Discussione è tornato nelle edicole. La scelta, che potrebbe quasi apparire controcorrente alla luce del boom dell’editoria digitale, testimonia una presa di posizione forte e coraggiosa, quella di raggiungere quelle fasce della popolazione che, per varie ragioni, anche economiche, non hanno accesso alla rete. Perché nel nostro Paese sono ancora tante le persone interessate ad una informazione maggiormente ancorata ai problemi della vita quotidiana. Uno sforzo editoriale non di poco conto di cui parliamo con il direttore, Antonio Falconio, per cercare di capire, tra le altre cose, anche come possano integrarsi le versioni su carta e digitale per fornire nuove possibilità di interazione con i lettori.

Giornale fondato da Alcide De Gasperi, dalla grande tradizione politica e culturale, come arriva La Discussione al 2016?
Una testata con una storia come la nostra ha il dovere di innovare e innovarsi, mantenendo salde le proprie radici. È quello che stiamo cercando di fare con una squadra di giornalisti giovani ma esperti e molto determinati.

Come mai la decisione, quasi in controtendenza con la stretta attualità, di tornare in edicola?
La carta conserva sempre il suo fascino. Ma siamo tornati in edicola anche per un’altra ragione. Per raggiungere quanti non hanno la possibilità di utilizzare la Rete per motivi economici ma che vogliono una informazione diversa, più vicina alla vita di tutti i giorni.

Lei quindi fa parte del gruppo di esperti del settore che è convinto che carta e web possano andare a braccetto e non farsi la guerra?
Certo. Possono raggiungere lettori diversi.

Si tratta di una scelta coraggiosa, anche dal punto di vista dello sforzo editoriale. Come vi siete attrezzati da questo punto di vista?
Tanta buona volontà, una squadra di persone abituate a lavorare in gruppo. E poi il dialogo continuo tra la nuova e la vecchia guardia.

Cos’è che la carta può dare di diverso, o in più, rispetto al digitale?
La carta trasmette emozioni…

Questa scelta sembra riflettersi nella voglia di andare incontro ai lettori e di raccontare, perché no, anche le loro storie. È così?
Certo. Sul numero appena uscito in edicola abbiamo alcune storie molto interessanti che vi invito a leggere.

Ci sono delle novità in vista anche per il sito del giornale?
Sarà un sito più accessibile. Con la possibilità di una interazione diretta con la redazione tramite i Social Network.

Quali sono, anche alla luce delle ultime novità del panorama editoriale italiano, i prossimi obiettivi della Discussione?
La Discussione vuole essere il punto di riferimento di quanti auspicano un ritorno alla centralità della politica. Mi riferisco a quella con la P maiuscola che si batte per una società più equa e solidale. E dove la dignità della persona umana sia il paradigma di ogni iniziativa in campo politico, economico, sociale e culturale.

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