Categories: Editoria

Poligrafici in sciopero in Francia senza giornalisti al loro fianco

Poligrafici in sciopero e giornalisti al lavoro. In Francia si registra una spaccatura impensabile tra due categorie strettamente legate tra loro, un segnale che va analizzato nel più ampio panorama della crisi dell’editoria

I poligrafici scioperano in Francia mentre i giornalisti continuano a lavorare

E’ finito il tempo della solidarité alla francese. Oltre le Alpi accade quello che non ti aspetti: i poligrafici indicono uno sciopero e i giornalisti fanno il giornale in formato elettronico. Passati i tempi dell’industria della stampa, con i caratteri tipografici da assembleare, il rumore assordante delle macchine e l’odore del piombo che riempiva gli ambienti, i confini tra le due categorie dei lavoratori dei giornali, giornalisti e poligrafici, sembravano ormai essere sfumati. I primi, negli anni, hanno perso appeal: il fascino dell’inviato del tempo, del cronista di politica o giudiziario, colto e informato, ha lasciato spazio al passatore di veline, con un lavoro troppo spesso a metà tra l’ufficio stampa e un ministero. Destino diverso per i poligrafici, categoria decimata, sotto il profilo quantitativo, dalla tecnologia prima e dal crollo delle copie dopo, ma che ha recuperato ampi margini in termini di qualità del lavoro.

I malesseri profondi dell’editoria
Il lavoro fisico oggi lo fanno le macchine, caricano bobine, spostano, tagliano, quello che fu operaio è diventato un tecnico di primissimo livello. Ma la crisi dell’editoria non fa differenze, non ha figli di un dio minore: poligrafici e giornalisti, perdono il lavoro questi e perdono il lavoro quelli. La livella di Totò applicata alla galassia Gutenberg. E sembra indicativo che proprio in Francia, il Paese da sempre più attento alla dimensione sociale del lavoro e delle astensioni, si registri una incredibile spaccatura tra lavoratori che la tecnologia aveva avvicinato. E’ un segnale importante che va sicuramente analizzato con attenzione perché può essere indicativo di malesseri profondi in un settore che non riesce a trovare la direzione.

Recent Posts

Contributi alle assunzioni 2023, ecco tutti i beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

12 ore ago

Askanews, i giornalisti dicono sì ai prepensionamenti

Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…

1 giorno ago

Circolare n. 53 del 20/11/2024 – Contributi sulla trasformazione dei contratti giornalistici, pubblicato l’elenco dei beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

2 giorni ago

Trump e i social network

Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…

3 giorni ago

Gli editori Ue contro Google: il pluralismo messo a repentaglio dallo strapotere web

Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…

3 giorni ago

Google “spegne” i giornali Ue, il test che fa tremare i piccoli editori

Google “spegne” la stampa europea. C’è un test, che fa da preludio a una precisa…

4 giorni ago