I Cdr di Poligrafici Editoriale contestano all’editore i tagli alle copie cartacee dei giornali per uffici e redazioni, sostituiti con abbonamenti online. I giornalisti hanno deciso di acquistare a proprie spese abbonamenti cartacei.
I Comitati di redazione della Poligrafici editoriale contestano all’editore di avere tagliato per risparmiare le ‘mazzette’ dei giornali su carta ad uso delle redazioni del gruppo, sostituendole con le edizioni online, e hanno deciso di acquistare a proprie spese abbonamenti cartacei. “È grottesco – si legge nel comunicato dei Cdr della Poligrafici editoriale – che un’azienda che basa il proprio business sulla carta reputi i giornali troppo costosi e preferisca sostituirli con anonime edicole virtuali sul web. Succede alla Poligrafici editoriale, gruppo che più volte si è vantato di essere ai primi posti in Italia nelle vendite di quotidiani in edicola. Quelle vere. Nelle ultime settimane infatti sono state eliminate tutte le copie cartacee dei giornali che ogni giorno venivano assicurate agli uffici e alle redazioni, uno strumento indispensabile per i giornalisti: leggere la concorrenza è una delle prime regole di questa professione. Il motivo? I giornali di carta costano troppo, meglio acquistare abbonamenti online”. “Siccome i giornalisti di questo gruppo credono che il prezzo dei giornali sia commisurato al valore dell’informazione proposta ai lettori – conclude la nota – e che la carta abbia ancora un futuro (a differenza di quanto pensa il nostro editore) i comitati di redazione di Qn, il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno hanno deciso di acquistare un abbonamento cartaceo delle principali testate concorrenti per ciascuno dei nostri uffici e delle nostre redazioni. Questo perché vogliamo testimoniare a tutti che la carta non è morta e che l’acquisto del giornale in edicola è un gesto quotidiano che va sostenuto. E non ostacolato come sta facendo la Poligrafici Editoriale”.
fonte: www.francoabruzzo.it