Più lettori con la pandemia. Il Covid, e gli evidenti limiti sulla mobilità, hanno avuto come effetto inatteso l’aumento del numero dei cittadini che nell’anno che sta per terminare hanno dichiarato di aver letto almeno un libro. La percentuale, rispetto agli anni passati è aumentata in maniera significativa: il 2020 è stato il 61%, negli anni precedenti solo il 58% e, nel 2018, il 55% dei cittadini tra i 15 ei 74 anni presi in esame dalle ricerche Cepell del Mibact e dell’Associazione italiana degli editori.
Tra i risultati più importanti, emerge il dato degli ebook che ha raggiunto il picco degli acquisti online insieme agli audiolibri, tornati – con ogni evidenza – di “moda” tra i fruitori dell’editoria. Rispettivamente, la percentuale di lettori digitali arriva al 30%. Gli “audiolettori”, invece, raggiungono il picco del 12%. La maggioranza assoluta resta in capo a chi preferisce sfogliare le pagine di carta: i lettori di libri “fisici” sono il 55%.
Come quali libri scelgono i lettori italiani? Il 21% si affida alle recensioni lette sui quotidiani o sulle riviste classiche, oppure alle interviste e ospitate tv. Cresce il peso di internet: è il 23% dei lettori che accoglie le “dritte” rimediate online per acquistare titoli. il 33% dei lettori, invece, preferisce scegliere libri sfogliandoli direttamente in libreria. Il 23% del campione, inoltre, ha dichiarato di aver acquistato titoli al supermercato, complici anche alcune iniziative editoriali promosse da catene di distribuzione nei propri punti vendita.
Se aumenta il numero dei lettori che compra online (le librerie in rete sono “frequentate” dal 38% di chi legge), la libreria “fisica” resta il luogo principe con il 67% delle preferenze. Certo, c’è una flessione importante rispetto al 74% dell’anno precedente. Ma, con ogni probabilità, pare dovuta alle restrizioni anti-Covid che hanno caratterizzato il 2020.
Il 41% dei lettori è legato a forme di lettura derivanti da regali, prestiti o accessi alle biblioteche pubbliche e private.
