PIRATI TEDESCHI: IL PARTITO DI GRILLO E’ GERARCHICO, ALTRO CHE ORIZZONTALE

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«Il Movimento 5 Stelle è un partito proprietario, gerarchico come il copyright». È l’opinione del portavoce del PiratenPartei tedesco. In un’intervista a Il Manifesto, Carlo Von Lynx (nickname in internet del portavoce intervistato) spiega come funziona il suo partito e mostra le differenze con il M5S, spesso accomunato ai corsari della politica.
Von Lynx, incaricato di tenere i rapporti con il Partito Pirata italiano, afferma che in Germania chiunque può rappresentare il Partito se ne condivide le linee ufficiali. Inoltre ci sarebbe un algoritmo che “organizza persone e idee”. «Ề formalmente un software, ma i realtà molto di più: un nuovo modo per concepire la democrazia», spiega Von Lynx. Tale programma di chiama Liquid Feedback (“risposta liquida” in inglese) e determinerebbe «la sintesi fra tutti i voti espressi». Funziona così: nel Piratenpartei tutti possono avanzare proposte. Se hanno successo si inizia a discuterne in maniera più approfondita, con modifiche e integrazioni . Alla fine si vota con il cosiddetto “metodo Schutze”: l’algoritmo che “fonde” il tutto in una proposta unica. Inoltre il corsaro tedesco precisa che «col voto un iscritto non si limita a indicare la sua preferenza, ma può anche indicare la tesi che lo convince di meno e può indicare la graduatoria di preferenze rispetto alle soluzioni proposte». L’utilizzo di un software non snaturerebbe il dibattito politico, né il confronto dialettico, ma servirebbe per eliminare «alcune strutture verticali che fino a oggi erano inevitabili. E poi noi “pirati” la politica la facciamo anche in strada», precisa Von Lynx.
Riguardo al confronto con il M5S, il corsaro tedesco è lapidario: «ha un approccio assolutamente incompatibile al nostro. A noi piacciono gli statuti con la partecipazione orizzontale. Esattamente come quello del partito pirata italiano». Per Von Lynx il partito di Grillo non ha uno statuto ben definito, ma prevede solamente il copyright del marchio. «C’è qualcuno insomma proprietario del movimento, c’è qualcuno che ne può disporre». Probabilmente si riferisce alla società Casaleggio Associati, editore del blog, dei libri e dei “contenuti” di Grillo. È un’opinione che sa di accusa. Proprio il partito di Grillo che fa dell’orizzontalità e del libero scambio delle opinioni è accusato del contrario. Quasi un paradosso!
Tuttavia non bisogna dimenticare che anche il Patito Pirata italiano è, paradossalmente, detentore di un suo marchio. Nelle recenti elezioni amministrative il Partito Pirata ha fatto causa al Pirate Party proprio per violazione del copyright. Altro paradosso!

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