Ha scelto i microfoni di Repubblica Tv per fare il punto sulle nuove regole per il diritto d’autore in vigore da dicembre. E per lui, il presidente dell’Autorità di garanzia per le comunicazioni Angelo Marcello Cardani, i pirati informatici non avranno vita facile, anzi. Insomma, si prospettano tempi duri per la pirateria on line. “Il fenomeno è effettivamente molto grave – le sue parole -. La legislazione attuale è molto antiquata risalendo al 1941, nonostante alcune modifiche nel corso degli anni. L’autorità per le Comunicazioni ha presentato un progetto per introdurre sul web delle procedure diverse e più rapide per far funzionare il diritto d’autore. L’abbiamo sottoposto al commento di tutta una serie di attori interessati e pensiamo nel giro di poco tempo, nel mese di dicembre, di riuscire ad approvarlo e renderlo vigente”. Nel corso dell’intervista, uno spettatore ha chiesto a Cardani informazioni al suo stipendio da presidente. Pronta la risposta: “Guadagno 300mila euro l’anno lordi: è molto meno di quello che guadagnavo nella mia vita precedente, quando oltre tutto ero un cittadino libero e potevo fare quello che mi pareva”. “Inoltre – la chiosa finale – alla fine del mandato dovrò anche stare fermo a girarmi i pollici per quattro anni, senza poter fare per esempio consulenze sul tema delle telecomunicazioni. Diventare presidente è stato un pessimo affare”.