Pirateria, Fieg ringrazia forze dell’ordine e magistratura. L’impegno profuso dalle istituzioni per arginare il fenomeno del furto delle opere e dei giornali merita l’encomio degli editori dei giornali. Che, con l’avvento del digitale, hanno scoperto che la pirateria colpisce chiunque. Producendo danni di assoluta rilevanza, causando problemi che rischiano di mettere definitivamente in ginocchio un settore già prostrato da anni di crisi complicata dall’avvento della pandemia Covid.
Nei giorni scorsi, le forze dell’ordine e i magistrati hanno compiuto di nuovo importanti operazioni per fare piazza pulita dei pirati digitali. E hanno diffuso alcuni dati relativi alla pirateria: ogni anno “costa” al settore dell’industria creativa, come ha riferito il sottosegretario Giuseppe Moles, poco più di mezzo miliardo di euro. Di questi, 250 milioni afferiscono direttamente al mondo dell’editoria. Una cifra enorma che, davvero, potrebbe cambiare le sorti dell’intero comparto. Si è inoltre scoperto che, al di là dell’asfissiante retorica “internettiana” della “condivisione”, i lettori abusivi sborsavano denari per poter leggere notizie e giornali, oltre che per scaricare musica e video. Altro che gratis, dunque.
La Fieg ha lodato gli sforzi delle istituzioni contro la pirateria. E in una nota il presidente Andrea Riffeser Monti ha voluto ringraziare per il lavoro svolto la Procura di Bari e gli uomini della Guardia di Finanza. Che, in poco più di un anno, sono riusciti a bloccare ben 329 canali su Telegram e a intercettare decine di chat. Su cui correvano giornali e riviste. Sono, inoltre, riusciti a mettere sotto indagine i responsabili dei canali che dovranno rispondere delle accuse relative alla violazione della legge sul diritto d’autore.
“Auspichiamo che simili azioni – ha affermato Riffeser – possano aumentare il grado di consapevolezza e di sensibilità in quella vastissima platea di utenti e clienti che alimentano il mercato della pirateria editoriale. Spesso ignorando i rischi giudiziari che corrono direttamente e gli ingenti danni economici che provocano all’industria dell’informazione e alla libertà di stampa. Danni stimati per il solo comparto dell’editoria in 670mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno”. E ha aggiunto: “La costante attività della Federazione a tutela del prodotto editoriale prosegue anche attraverso gli altri strumenti previsti dal nostro ordinamento, grazie alla recente modifica dei poteri dell’Agcom.
Per Riffeser Monti: “A tutela del diritto d’autore per violazioni che fino ad oggi sfuggivano all’Autorità, quali, ad esempio, la illecita diffusione di contenuti attraverso le piattaforme social e le piattaforme telefoniche o di messaggistica istantanea”.
Riffeser Monti ha concluso. “Siamo lieti di aver contribuito, con le nostre segnalazioni, all’avvio di una riflessione che ha portato a questo importante risultato. Ampiamente sostenuto da forze di maggioranza e di opposizione. Un segnale di sensibilità per il settore dell’editoria. Un impegno concreto nell’attività di protezione del diritto d’autore”.
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