La battaglia dei giornalisti contro le chat che distribuiscono e diffondono, illecitamente, giornali e riviste su Telegram si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo la denuncia della Fieg, adesso è scesa in campo l’Assostampa di Palermo che ha investito del problema direttamente la polizia postale.
Per i cronisti siciliani è tempo di passare all’azione e così, dopo aver accolto la segnalazione di un giornalista, hanno deciso di passare subito al contrattacco. L’iniziativa è stata annunciata in una nota: “L’emergenza legata al Covid-19 non ha fatto altro che accentuare lo stato di profonda crisi in cui da anni versa il mondo dell’editoria e quindi dei giornalisti: per questo oggi è ancora più inaccettabile che su Telegram vengano diffuse quotidianamente copie ‘pirata’ dei giornali, creando un grave danno alle imprese e ai lavoratori”.
Quindi la reazione: “La sezione palermitana dell’Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti, ha pertanto presentato nelle scorse settimane una denuncia alla Polizia Postale per chiedere che si faccia luce su un canale Telegram intento a diffondere, tutti i giorni, copie pirata di riviste e quotidiani. Su segnalazione del collega Claudio Reale, a capo del nostro coordinamento per la carta stampata, abbiamo inoltrato questa segnalazione perché si ponga fine a un malcostume molto diffuso e profondamente dannoso per tutti i giornalisti”.
Le ragioni della reazione: “Condividiamo la campagna portata avanti dalla Fieg, la Federazione degli editori, e siamo pronti a nuove denunce per stroncare questo fenomeno”.
Il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e responsabile Nazionale cultura e innovazione…
Stangata Ue a Apple e Meta: insieme dovranno scucire 700 milioni di euro entro e…
Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali relative alle elezioni comunali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a…
Papa Francesco è stato (anche) un grande comunicatore. Immerso nel presente, con i piedi ben…
La scomparsa di Papa Francesco è stata accolta con commozione (anche) dai giornalisti e dal…
Il 22 aprile 2025 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria il…