L’Agcom ha accolto la richiesta della Fieg e ha provveduto subito ad aprire un’istruttoria che ha portato alla chiusura di sette canali di Telegram. Lo ha affermato, in una nota, il consiglio dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
L’Agcom, pur puntualizzando che c’è differenza tra l’uso e l’esistenza di una piattaforma social, ha spiegato: “L’Autorità è consapevole del carattere illecito della diffusione di intere edizioni digitali dei giornali sui canali Telegram e del grave danno che ciò arreca all’industria editoriale e, conseguentemente, al pluralismo dell’informazione e al giornalismo di qualità”. Quindi ha aggiunto: “Nel ribadire il proprio forte e fattivo impegno a difesa della proprietà intellettuale, che ha dato luogo all’adozione del regolamento per la tutela del diritto d’autore online, ormai divenuto una best practice a livello internazionale, Agcom sottolinea che i suoi interventi devono però svolgersi nell’ambito e nei limiti del regolamento stesso, conforme alle leggi dello Stato e alla normativa europea”.
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