Piersilvio Berlusconi non teme Vivendi e, anzi, suona la carica in Europa: “Noi vogliamo andare avanti con il nostro progetto di sviluppo europeo. Premesso che Vivendi ha causato a Mediaset e a tutti i suoi azionisti danni enormi, se troveremo un accordo con loro bene, altrimenti seguiremo un’altra strada”.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Berlusconi ha rivendicato i buoni risultati economici e finanziari del gruppo di Cologno Monzese nonostante la crisi dovuta alla pandemia Covid: “Dopo i primi mesi dell’anno pensavamo di poter solo limitare le perdite. Ci siamo mossi alla velocità della luce: con decisione e orgoglio tutta la nostra azienda ha capito il momento eccezionale. E ora potremmo chiudere l’anno addirittura con un utile importante, forse sorprendente”. E dunque: “Abbiamo migliorato di oltre 260 milioni di euro le previsioni del budget costi del Gruppo. La posizione finanziaria netta consolidata migliorerà di circa 200 milioni di euro nonostante i nuovi importanti investimenti come quello che abbiamo fatto nella tv tedesca Prosiebensat”.
Interessante, poi, il rapporto tra tv e over the top del web. Se sul settore dello streaming è possibile “competere”, su internet no. Per Piersilvio Berlusconi occorre mettere tutti nelle stesse condizioni che, in soldoni (appunto…) vuol dire fare in modo che i giganti della rete paghino regolarmente le tasse, come tutti gli altri attori economici che operano in Italia e in Europa: “Facebook, Google e altri social che sfuggono a qualsiasi controllo fiscale e di trasparenza. Raccolgono pubblicità a tappeto ma non rendono pubblici i loro dati, danneggiano tutti i media. Vorremmo solo che fossero uguali a noi, o noi uguali a loro: stessi diritti ma anche stessi doveri”.
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