La tenuta del sistema editoria in Piemonte continua a risentire degli effetti della crisi. Oltre 100 testate sono a rischio e il segretario dell’Associazione Stampa Subalpina, Stefano Tallia, lancia un appello: “Serve subito una legge regionale sull’editoria, ma bisogna agire anche sul quadro nazionale”
Il sistema editoriale piemontese è sempre più esposto a forti rischi: la crisi non ha smesso di farsi sentire, mentre gli strumenti degli ammortizzatori sociali sono sempre meno poiché ne è la calata la disponibilità.
A spiegarlo è Stefano Tallia, da poco riconfermato come segretario dell’Associazione Stampa Subalpina per il prossimo quadriennio. In Piemonte “c’è una ricchezza di oltre 100 testate di cui però molte non riescono più a restare in equilibrio economico e ad investire nelle nuove tecnologie”.
La prima mossa? Un incontro in Regione con gli assessori alla Cultura, al Lavoro e alle Attività produttive. Tallia ha infatti sottolineato la “necessità di una nuova legge regionale sull’editoria, ma servono anche, in Italia, nuove leggi di sistema, la riforma della legge 416 e dell’Ordine dei Giornalisti”.