Per il momento è solo un’idea, un’ipotesi che potrebbe verificarsi in futuro ma il mercato ha già cominciato a ricamarci sopra. L’ipotesi di cui si parla in questi giorni negli uffici dei broker è che Telecom (controllata da un gruppo di banche italiane e dalla spagnola Telefonica) e Mediaset (della famiglia Berlusconi) si fondino in un’unica società. Mediaset metterebbe i contenuti e Telecom le linee, linee che arrivano ovunque, dalla Sicilia al Monte Bianco. L’operazione darebbe vita ad un grande player italiano, una delle più grandi cable-tv del mondo (via internet). E gli aspetti positivi sono numerosi. La nuova Telecom venderebbe la sua attività in Brasile a Telefonica, incassando 10 miliardi di euro, eliminando la stessa Telefonica dal proprio azionariato e facendo una società tutta all’italiana. Poi, il Cavaliere, avendo Telecom tra i suoi azionisti, potrebbe decidere di vendere la propria televisione e consentire a qualcun altro di entrare nel mercato. Quindi meno duopolio. Poiché il Cavaliere non sarebbe più azionista di controllo di Mediaset avrebbe anche risolto il problema del conflitto di interesse. Una fusione dunque che piace a molti, peccato che i due protagonisti non mostrino nessuna intenzione di aderirvi. Mediaset ha ultimamente investito molti soldi nella tv digitale e si sente già abbastanza avanti. Telecom, dopo continui cambi di proprietà, si trova in una fase abbastanza stabile e intende delineare una nuova strategia, senza mosse che le complichino la vita.
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