Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi teme che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in un “pericoloso strumento” nelle mani sbagliate, ossia quelle della criminalità. Il titolare del Viminale, all’apertura dell’anno accademico 2024-25 della Scuola superiore di Polizia a Roma, ha fatto il punto della situazione e ha svelato i suoi timori sulla nuova tecnologia digitale: “Il tema dell’intelligenza artificiale come opportunità e come rischio ci chiama a riflettere su aspetti diversi ma strettamente complementari – ha detto Piantedosi – Innanzitutto ci esorta a ricordare che l’innovazione tecnologica deve essere fattore di sviluppo per le società democratiche, leva per l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, mezzo per migliorare la qualità della vita, ma sempre in sintonia con i principi cardine dello Stato di diritto”. Il ministro ha aggiunto: “La rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale impone uno sforzo interdisciplinare e un dialogo congiunto di governi, industrie, istituzioni educative e società civile, per far sì che le innovazioni da essa derivanti possano costituire un beneficio a tutela di tutti. La complessità dell’argomento richiede un approccio condiviso attraverso la definizione di un quadro regolatorio comune europeo e internazionale e la creazione di un meccanismo di governance globale”. E quindi ha spiegato: “In tema di rapporti tra sistemi di intelligenza artificiale, giurisdizione e sicurezza, centrale è la riflessione sui profili della qualità e della sicurezza delle banche dati. È indispensabile, tuttavia, impedire che la tecnologia possa costituire un pericoloso strumento anche nelle mani della criminalità”.
L’importante monito pronunciato dal ministro Piantedosi in materia di intelligenza artificiale riporta d’attualità l’impatto che la nuova tecnologia ha e sta avendo sulla vita quotidiana dei cittadini. La produzione di fake news in serie per il tramite dell’algoritmo è un rischio ma c’è già (operativissima) una realtà che sta mietendo decine di vittime in tutto il Paese. Si tratta dei video fake montati proprio grazie a strumenti di intelligenza artificiale che invitano gli utenti a investimenti con guadagni da sballo e vantaggi inimmaginabili che, alla prova dei fatti, si rivelano truffe. Propagandate con l’immagine, anch’essa rubata, di personaggi famosi specialmente nel campo dello sport e dello spettacolo.
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