Alla fine, se tutto filerà liscio, sui fondi alla banda larga si potrebbe almeno firmare un compromesso. È questo l’obiettivo mimmo al quale in queste ore sta lavorando la “diplomazia” dell’internet veloce: nel prossimo Cipe via libera solo a una prima tranche degli 800 milioni congelati dal governo, forse tra 200 e 250 milioni.
Secondo Paolo Romani, viceministro con delega alle Comunicazioni, l’assegnazione delle risorse in più tappe sarebbe una buona soluzione tenuto conto delle urgenze della crisi che hanno portato al veto del ministro dell’Economia. «Con Tremonti – spiega Romani – ci siamo confrontati nei giorni scorsi. Degli 800 milioni a noi va bene che ce ne diano anche solo un terzo, solo una parte, entro la fine dell’anno». «In fin dei conti – aggiunge – la maggioranza è d’accordo, anche l’opposizione, l’unico che non è d’accordo è Tremonti, cercheremo di convincere anche lui».
(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
Il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini conferma di essere “un grandissimo fautore dei finanziamenti pubblici” all’editoria…
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…