Il direttore di Rai News, Paolo Petrecca, non ci sta a subire le accuse del comitato di redazione e dalla politica. E ribatte, duramente, alle critiche. Affermando che il suo nome viene tirato in ballo “da pennivendoli piuttosto che da seri cronisti”. Petrecca ha pronunciato queste parole durante l’audizione tenutasi nei giorni scorsi davanti ai parlamentari della commissione di Vigilanza Rai. Le frasi del direttore di Rai News sono durissime: “In questo anno e mezzo sono stato molto criticato, spesso attaccato per motivi ideologici. Non ho mai replicato. Credo che nella vita la migliore risposta sia quella che viene dal lavoro. Io ai miei figli ho insegnato che paga sempre essere d’esempio”.
Petrecca ha poi affermato: “Ciò che faccio con i colleghi della Rai, lavorando spesso più di tutti, è cercare di essere una guida per loro. E diciamo sono fortunato perché godo di una discreta dose di insonnia e quindi quello che non riesco a fare di giorno lo faccio di notte. Ho intenzione di continuare a lavorare senza avere cura delle speculazioni e dei commenti da ballatoio”. Quindi l’attacco: “In fondo si tratta per lo più di polemiche strumentali riportate da qualche giornale, lasciatemelo dire, che è spesso composto più da pennivendoli dell’informazione che da seri cronisti”.
Le dichiarazioni di Petrecca hanno suscitato un vespaio di polemiche tracimate subito nell’agone politico. Intanto, gli arriva una piccata replica da parte del presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani che su twitter gli replica con durezza: “’Polemica da pennivendoli. È una vergogna che un direttore della Rai Servizio Pubblico usi questo linguaggio nei confronti di chi lo critica. E per di più che lo faccia in una aula parlamentare. Arrivando a minacciare querela. Chiaramente non è all’altezza del ruolo che ricopre”.