Giornalisti e tifosi nel pallone a Firenze. E la questione finisce con inviti a denunciare. Quante volte i primi sono stati criticati dai secondi? È praticamente un must della retorica sportiva e calcistica, è un genere letterario vero e proprio che affonda le sue radici fino alla nascita stessa del football. Le polemiche, le accuse incrociate, i drammi e le contumelie, tra stampa e sport il fuoco è sempre stato vivissimo.
Accade adesso che a Firenze, l’associazione dei tifosi viola accusi – in una nota apparsa online – i giornalisti “specialmente locali” di rendere pessimo servizio alla causa comune. All’ordine del giorno ci sono diverse questioni: la squadra non va benissimo e inoltre sono sorte polemiche attorno al progetto del nuovo stadio viola, fortemente voluto dal neopatron della società, il tycoon italoamericano Rocco Commisso.
Nel loro intervento, i tifosi hanno tuonato: “Come Associazione, in rappresentanza di migliaia di tifosi fiorentini, ci sentiamo in dovere di prendere posizione di fronte al pessimo trattamento mediatico riservato alla nostra squadra. Attenzione, non vogliamo minimizzare la grave situazione in cui ci troviamo. La società e chi per lei opera, si dovrà assumere le proprie responsabilità di fronte ai risultati ottenuti. Ma è imbarazzante vedere come una buona parte del giornalismo locale, e talvolta nazionale, non perda l’occasione per gettare discredito e destabilizzare l’ambiente viola attraverso notizie false o non verificate. Notizie che nella maggior parte dei casi paiono fatte circolare ad arte da chi magari in questo primo anno e mezzo di corso Commisso non ha ottenuto il “posticino”. O il favore che si aspettava. E’ da ritenersi un affronto alla categoria e a chi questo lavoro lo fa seriamente (pochi eletti ormai)”.
Niente di nuovo sotto al sole, si sarebbe detto una volta. Eppure questa volta i giornalisti si sono arrabbiati e, in una nota comune sottoscritta da Assostampa, Ordine regionale e Ussi, hanno replicato per le rime ai tifosi: “Abbiamo preso visione con stupore e sconcerto del comunicato di Atf. Dare la colpa ai giornalisti quando le cose non vanno come è un vizietto non nuovo. Ma questa volta si è passato davvero il segno perdendo il controllo delle parole. Si accusa “buona parte del giornalismo locale, e talvolta nazionale” di non perdere occasione “per gettare discredito e destabilizzare l’ambiente viola attraverso notizie false o non verificate”. Attacchi così sconsiderati a centinaia di colleghi sono inaccettabili e vanno rifiutati con grande forza. Oltretutto se conditi da insinuazioni pesanti che ipotizzano reati molto gravi, quali il ricatto. Ebbene, se l’Atf ha notizie serie e prove concrete si astenga da fare comunicati e si rivolga immediatamente alla Procura della Repubblica. Il passo successivo che consigliamo è quello di presentare un esposto all’Ordine dei giornalisti, che anche nei mesi scorsi non ha esitato a sanzionare colleghi molto noti a livello nazionale”.
E quindi: “Non spetta all’Atf dare pagelle e dire che i bravi giornalisti sono “pochi eletti”. Queste affermazioni sono avventate e pericolose così come frasi irresponsabili del tipo “Verrà il giorno che la gente presenterà il conto”. I giornalisti fiorentini e toscani esercitano una professione complicata e difficile e talvolta possono commettere errori e non pretendono certo di essere esenti da critiche, ma non può mai venire meno il rispetto per le persone e la critica non può mai degenerare in intimidazione. Ordine dei giornalisti della Toscana, Associazione Stampa Toscana e Gruppo toscano giornalisti sportivi, si augurano che la società Ac Fiorentina, anche alla luce della collaborazione avviata con gli organismi di categoria, prenda le distanze dalla nota di Atf”.
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