«Pur riconoscendo al Presidente Calabrò la massima disponibilità ad ascoltare anche i suoi più duri critici, stamani in audizione presso le commissioni cultura e trasporti al Senato ci si sarebbe aspettati almeno una bozza della nuova stesura del regolamento sul diritto d’autore che dall’anno scorso l’Agcom sta elaborando corredata dai dati sulla dilagante ‘pirateria’ nella rete». Lo afferma il senatore radicale Marco Perduca che chiede all’Agcom di «desistere dall’adozione del regolamento».
«In molti avevamo apprezzato la sospensione del procedimento l’estate scorsa perché il Presidente Calabrò aveva affermato in Parlamento che occorresse una norma di legge che affrontasse la questione del diritto d’autore a tutto tondo. Oggi quelle buone intenzioni non hanno riecheggiato a Palazzo Madama – aggiunge -. Occorre quindi, visto anche l’articolo 39 del decreto liberalizzazioni che avvia una liberalizzazione della gestione dei diritti d’autore nonché le annunciate intenzioni del Governo di voler adottare una normativa in merito dopo 70 anni, che l’Agcom desista dall’adozione del regolamento e, per lasciare una vera e propria eredità politico-culturale, avvii una riflessione circa la nomina dei propri commissari.
Per quanto ci riguarda al Senato, con la Senatrice Poretti abbiamo presentato una modifica regolamentare che imponga la conoscenza dei candidati ex ante e non ex post – conclude – per poter votare persone competenti, esperte e note per le proprie idee e proposte prima di doverne criticare l’operato successivamente per scarsa attenzione o conflitti di interessi colla materia del contendere».
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