E così proprio Report, la trasmissione che tutti accusano, è finita sotto accusa. Galeotta fu la puntata in cui la trasmissione diretta da Sigfrido Ranucci si è occupata di vaccini, strizzando, la tesi di qualcuno, l’occhio al mondo no vax. Al solito fioccano interrogazioni parlamentari, chi attacca da un lato, chi si smarca dall’altro, c’è chi scrive a Fuortes e chi invoca addirittura Mattarella; in nome del politicamente corretto, che non fa mai male.
E così il povero Ranucci che è abituato a preparare le forche per gli altri è costretto a difendersi. Eppure, mai come in questo caso la censura a Report non è condivisibile. L’universo dei no vax rappresenta una realtà di cui si deve tener conto.
Le loro tesi, i loro argomenti sono debolissimi, frutto spesso di preconcetti e di ignoranza. Ma a queste posizioni si deve rispondere con i fatti: il mondo scientifico deve proporre le proprie posizioni, dimostrando le contraddizioni di chi senza alcun titolo pontifica circa l’efficacia dei vaccini; la politica deve decidere sulla base delle conoscenze disponibili quale strada percorrere per salvaguardare la salute dei cittadini e la tenuta economica del Paese.
Ma l’informazione deve garantire il pluralismo, non si combattono le tesi dei no vax limitandogli il diritto di parola e di espressione. Ognuno poi si farà una propria opinione, il pluralismo è esattamente questo. Report, semplicemente, ha fatto il proprio mestiere.
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…
Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…
Google “spegne” la stampa europea. C’è un test, che fa da preludio a una precisa…