Anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’editoria, Paolo Peluffo, è intervenuto oggi alla presentazione dello studio della Fieg sull’andamento della stampa in Italia dal 2009 al 2011. Peluffo ha ribadito l’importanza strategica dei contributi all’editoria, anche se le risorse “sono scarse” il contributo pubblico va mantenuto perché ha «una tutela costituzionale per il pluralismo e una tutela europea per la difesa della lingua italiana». «Il sostegno all’editoria – ha spiegato Peluffo – è strategico, oggi più che in passato. Le poche risorse che ci sono bisogna usarle bene e in maniera trasparente». I contributi verranno mantenuti ma cambieranno le modalità di erogazione:
1- i contributi saranno calcolati sulle copie effettivamente vendute e non più su quelle distribuite;
2- sarà previsto un rimborso dei costi ma verrà corrisposto a poche fattispecie e facilmente controllabili. In particolare verranno sostenuti i costi legati all’occupazione regolare, alle spese per l’acquisto di carta e la distribuzione;
3- la possibilità prevista per i giornali politici di passare sull’online verrà esteso a tutti. Sarà prevista un’agevolazione per le testate online;
4- sarà indispensabile attuare un processo di informatizzazione delle edicole anche per garantire la tracciabilità delle vendite.
I nuovi criteri avranno valore a partire dal 2014 e saranno decisi a breve. Durante l’audizione alla Camera Peluffo aveva assicurato che avrebbe provveduto subito dopo Pasqua a presentare la legge delega per intervenire sul sistema di contribuzione diretta all’editoria.
Durante il suo intervento al convegno della Fieg il sottosegretario ha dato ampio spazio ad internet e al problema del diritto d’autore: «auspichiamo che l’authority decida azioni a tutela del diritto d’autore e che si arrivi a un punto di caduta positivo. Poi ragioniamo su cosa deve fare il governo e la sede per farlo è l’Agenda digitale». «Gli editori però – ha aggiunto Peluffo – devono puntare di più sulla qualità dei prodotti e sul digitale».
Per quanto riguarda i contributi ricordiamo che per quest’anno sono stati stanziati 120 milioni di euro. Si tratta di fondi di cui avremo la disponibilità solo in autunno ma che sono già stati accantonati.
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