«Il pluralismo dell’informazione si difende con prodotti editoriali letti dal pubblico e per i finanziamenti dell’anno prossimo ci orienteremo sulle copie effettivamente vendute». Lo ha detto il sottosegretario con delega all’Editoria Paolo Peluffo oggi a Pisa dove ha partecipato all’apertura al pubblico della Domus Mazziniana.
«La valutazione del presidente del Consiglio e mia – ha proseguito Peluffo – è che è necessario ripensare ai meccanismi per risparmi di spesa in linea con nuovi criteri di trasparenza del sistema e maggiore efficacia nel premiare chi industrialmente è riuscito a stare meglio sul mercato e quindi fa prodotti editoriali che vengono letti». «Pur tuttavia ciò non poteva essere fatto con un taglio dell’80% – ha detto il sottosegretario – e quindi si è provveduto ad elevare il fondo di quest’anno a 120 milioni di euro che sono comunque 30 in meno rispetto ai costi di esercizio dell’anno scorso».
Sui contributi del 2013 in base ai costi di esercizio del 2012, Peluffo ha annunciato: «Per l’anno prossimo ci dovremmo muovere, ma se ne parlerà prima in Parlamento, verso una maggiore selettività dal punto di vista industriale aprendo le prospettive all’online, così come copriremo quei costi effettivi che premiano quei soggetti che hanno portato alla lettura dei loro prodotti perchè il pluralismo si difende sostenendo iniziative editoriali che vengono lette dall’opinione pubblica, orientandoci dunque verso le copie effettivamente vendute».
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