“La radio è il mezzo democratico per eccellenza: alla portata di tutti, e soprattutto dei più poveri.
Sulle sue onde viaggiano cultura e conoscenza, informazioni, spesso anche vitali, che cementano lo spirito delle comunità, facendo discutere, riflettere, sognare e divertire”. Il sottosegretario all’Informazione, Comunicazione ed editoria, Paolo Peluffo, festeggia così la giornata mondiale della Radio.
“Oggi si celebra l’importanza di un mezzo insostituibile per noi, cittadini dei paesi più ricchi, abituati ad ascoltarla quando guidiamo l’auto e in tanti altri momenti della nostra frenetica vita; ma ancor più insostituibile come filo invisibile che unisce milioni di persone nei continenti più poveri, come quello africano, riuscendo a rammendare strappi, a dare aiuto nelle emergenze e, soprattutto, contribuendo alla crescita del pensiero dell’uomo. Oggi la radio, sposandosi con le nuove tecnologie e alleata del web, è diventata ancora più forte. Sta diventando digitale, dunque sarà in grado non solo di trasmettere parole ma anche immagini e testi”, sottolinea il sottosegretario che ricorda: “Attraverso la radio sono passati i più importanti messaggi della storia, le dichiarazioni di guerra, l’alfabetizzazione di massa, così come i principali eventi sportivi, la musica. Informazione, intrattenimento, ma anche servizio pubblico: la radio ha un ruolo sociale, culturale e politico fondamentale e insostituibile per la democrazia. In questo anno di governo, abbiamo rafforzato il ruolo della radio nella pianificazione delle campagne di comunicazione, come quella per la promozione della lettura o della raccolta differenziata, ottenendo riscontri significativi. Per queste ragioni la radio va tutelata, sostenuta anche normativamente. Auguri, Radio”.