Dopo l’interrogazione parlamentare presentata il 29 luglio scorso, il senatore dell’Italia dei Valori Stefano Pedica ha inoltrato istanza alla magistratura al fine di ottenere l’oscuramento di Lycos chat Italia.
“La decisione -spiega Pedica- si è resa necessaria quale misura preventiva a tutela degli utenti (tra i quali molti minori) alla luce degli abusi denunciati dagli stessi da molti anni”. Nell’interrogazione, indirizzata ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Interno, Pedica sottolineava che nel sito sarebbero “leggibili conversazioni di utenti che dovrebbero essere private, ossia formulate con modalità non leggibili pubblicamente nelle stanze, ma in realtà rese pubbliche in quanto esistono strumenti per violare la privacy degli stessi”. Le violazioni che sarebbero state commesse dai moderatori della chat Lycos, “tra cui specifici episodi di razzismo, xenofobia, apologia del fascismo -rileva il parlamentare dell’Italia dei Valori- sono state oggetto di attenzione mediatica da parte del quotidiano Il Tirreno”.
Pedica chiede di sapere, “ferma restando la doverosa tutela della libertà di pensiero e di quella d’espressione, nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali, quali strumenti di vigilanza e controllo siano stati attivati onde verificare l’operato della chat di Lycos Italia nonché di altre consimili, al fine di prevenire e reprimere le ipotesi di reato sopra descritte, in particolare in danno di minori”.
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