A un anno dal seminario di Orvieto dove venne lanciata la proposta, nasce la rivista del Partito democratico. Il direttore responsabile è Andrea Bianchi, direttore Vittorio Bo, il numero zero sarà in edicola dal 12 ottobre in vendita insieme a Europa e Unità, poi da gennaio con cadenza bimestrale. “La prima tiratura sarà di 30mila copie – ha detto Bianchi -. In questo numero zero abbiamo i contributi di tre premi Nobel, di Leopoldo Elia e di molti personaggi stranieri. La redazione per ora è composta di tre persone e l’età media è trent’anni”. L’iniziativa è stata presentata oggi in una conferenza stampa a SS. Apostoli con i tre coordinatori, Migliavacca, Soro e Barbi, e i direttori Padellaro e Menichini.
“Era uno degli impegni più importanti presi a Orvieto un anno fa – ha detto Soro -, questa rivista che abbiamo voluto fortemente è una bella novità. Ci sono le firme di importanti intellettuali italiani e stranieri”. “Un partito nuovo è anche una sfida culturale – ha aggiunto Migliavacca -, si tratta di fare i conti con le grandi questioni del nostro tempo: l’ambiente, l’economia globale, l’immigrazione, la sicurezza. Bisogna attrezzarsi a dare risposte nuove e questa è la sfida del Pd. La rivista sarà uno strumento fondamentale per dialogare con la cultura italiana e anche per la sua funzione culturale”.
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