Alla Città di Salerno sono partiti i licenziamenti. In quattro i destinatari del provvedimento dell’editore, due di loro sono rappresentanti sindacali. E intanto, dopo aver proclamato altri cinque giorni di sciopero, il comitato di redazione del quotidiano salernitano si rivolge al gruppo De Benedetti per chiedere la riacquisizione della testata.
A essere interessati dal licenziamento a La Città sono il caporedattore Maurizio D’Elia, il caposervizio Vito Bencivenga e i redattori Clemy Di Maio e Carlo Pecoraro. Bencivenga e Di Maio rivestono, inoltre, il ruolo di componenti del comitato di redazione del quotidiano.
Il provvedimento ha sollevato un vespaio di polemiche e di reazioni. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha denunciato una vera e propria emergenza informazione “che deve chiamare Salerno e la Campania ad una grande mobilitazione, ad un tavolo istituzionale, per salvare i posti di lavoro e per salvaguardare due testate giornalistiche fondamentali (si riferisce anche ai licenziamenti annunciati da Telediocesi ndr) per l’informazione e per l’opinione pubblica a Salerno e in Campania”.
La Fnsi ha attivato la procedura per denunciare la condotta antisindacale dell’editore: “La Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania hanno immediatamente attivato le procedure per denunciare l’azienda per comportamento antisindacale -, affermano il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso e il segretario del Sugc, Claudio Silvestri che aggiungono -, la decisione dell’azienda è di una gravità inaudita perché viene meno agli impegni assunti anche alla presenza delle istituzioni e apre la strada a un inevitabile ridimensionamento del giornale – dicono ancora i due rappresentanti sindacali – con inevitabili riflessi negativi sulla qualità dell’informazione e sulla tenuta dell’occupazione. Il sindacato continuerà a sostenere i colleghi e a contrastare in ogni sede le scelte scellerate dell’azienda”.
Furente la reazione dell’assemblea dei redattori: “La Edizioni Salernitane ha consegnato a 4 giornalisti de “la Città”, tra cui due dei tre esponenti del sindacato interno, le lettere di licenziamento. In seguito a questa decisione scellerata – che compromette il futuro del giornale e con esso di tutto l’organico di giornalisti, poligrafici e amministrativi – l’assemblea dei redattori ha dichiarato cinque giorni di sciopero. Da domani 8 febbraio, e per cinque gionri, il giornale non sarà quindi in edicola e il sito internet non sarà aggiornato ad eccezione dei comunicati sindacali.“
Intanto arriva la presa di posizione del Cdr Gnn che chiede al gruppo De Benedetti di “riprendersi” il giornale ceduto qualche anno fa alla Edizioni Salernitane: “In questi giorni sono attese quattro lettere di licenziamento (forse le prime) per altrettanti nostri colleghi, quasi un quarto dell’intero corpo redazionale (13 giornalisti più il direttore responsabile). Siamo certi che non era questo l’obiettivo del management del Gruppo Espresso, quando firmò la vendita di quella testata”, scrivono i giornalisti, chiedendo ai vertici Gedi di “prendere in considerazione la riacquisizione de La Città”. E ancora: ““L’incidenza delle vendite sicuramente oggi non supera il tetto imposto dalle norme antitrust. Aver perso una voce nel sud Italia è stato un impoverimento per il nostro gruppo”, continua il coordinamento dei Comitati di redazione Gnn, dicendosi “disponibile a un confronto per fare la sua parte nell’obiettivo di salvare posti di lavoro e una testata che per tanti anni è stato un presidio di informazione e legalità”.
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