Come noto, l’Unione Europea si è espressa in maniera positiva sugli aiuti alla distribuzione e il parere che dichiara compatibile la decisione del governo di sostenere la catena con il credito d’imposta è stata pubblicata il 13 luglio scorso. Così è potuta partire, finalmente, la procedura aperta alle testate edite per accedere al credito d’imposta per le spese sostenute nel 2020 e relative proprio alla distribuzione.
Nelle scorse ore il capo del dipartimento per l’editoria e l’informazione in seno alla presidenza del consiglio dei ministri, Ferruccio Sepe, ha firmato il decreto che dà il via alle danze. Le domande potranno essere presentate dal 14 ottobre e fino al 14 novembre. Sarà possibile farlo rivolgendosi allo sportello telematico che sarà attivo dalle ore 10 del 14 ottobre fino alle 23.59 del 14 novembre.
Si tratta di una misura davvero importante, finanziata con un importo massimo di ben sessanta milioni di euro. È destinata alle imprese editrici di quotidiani e periodici che stipulano, anche attraverso le associazioni rappresentative, accordi di filiera orientati a garantire la sostenibilità e la capillarità della diffusione della stampa in particolare nei piccoli comuni e nei comuni con un solo punto vendita di giornali. Per gli effetti del decreto viene riconosciuto, entro il limite di spesa di 60 milioni di euro per l’anno 2021, a valere sul Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, un credito d’imposta pari al 30 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2020 per la distribuzione delle testate edite, ivi inclusa la spesa per il trasporto dai poli di stampa ai punti vendita.
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