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Parte a Firenze la rivoluzione delle edicole. Meno tasse comunali e più servizi per i cittadini

Palazzo Vecchio  vara un piano per le rivendite di giornali: sconti sul canone del suolo pubblico per i chioschi e trasformazione in punti anagrafici al servizio della cittadinanza.
Ecco il pacchetto salva-edicole messo a punto dagli assessori al bilancio Lorenzo Perra e allo sviluppo economico Cecilia Del Re, presentato ai rappresentanti di categoria. Preoccupati per le chiusure che si sono moltiplicate negli ultimi anni.
I chioschi pagheranno il 30% in meno sul suolo pubblico a partire dal 2018, poi dal 2019 il 70% (rispetto agli importi 2017): «I nuovi coefficienti verranno applicati ai chioschi-edicole di tutta la città, da quelli del centro a quelli periferici», dice l’assessore al bilancio Perra. Firmatario di una manovra di sostegno che a Palazzo Vecchio costerà, a regime, circa 250mila euro l’anno. Mentre la responsabile dello sviluppo economico Del Re sottolinea come questa piano modificherà «la funzione delle edicole rendendole un centro di servizi».
In pratica, punti anagrafici e di prossimità per i servizi comunali, così come avevano chiesto gli stessi sindacati dei giornalai. Non si potrà fare in edicola la carta d’identità. Si potrà però richiedere, uno dei tanti certificati: matrimonio, morte e nascita; residenza, stato di famiglia e contestuale, stato libero, cittadinanza ed esistenza in vita; estratto dell’atto di nascita; risultanze anagrafiche di matrimonio, morte; certificato contestuale di residenza, cittadinanza, esistenza in vita, nascita, stato civile e stato di famiglia.
«Abbiamo messo a punto un pacchetto di misure per andare incontro alle richieste degli edicolanti e per sostenerli in un momento di crisi a livello nazionale – ha spiegato l’assessore Cecilia Del Re – Per questo, oltre ad agevolare la loro attività con l’abbattimento Cosap, abbiamo studiato un modo per ripensarne la funzione rendendole un centro di servizi al cittadino. Le edicole diventeranno quindi anche un punto anagrafico e di prossimità per i cittadini rispetto ai servizi forniti dall’amministrazione comunale in modo decentrato. Inoltre, come richiesto dagli edicolanti – ha proseguito Del Re – avranno la possibilità di fare pubblicità sfruttando spazi che potranno essere assimilati a pubbliche affissioni».

Salvatore Monaco.

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