I media “non favoriscono lo sviluppo di una capacità di vivere con sapienza, di pensare in profondità”. A dirlo è Papa Francesco che, all’interno dell’enciclica affronta il mondo che cambia parlando anche del digitale con un tono preoccupato, ma meno rispetto ai toni degli scorsi giorni di Umberto Eco. Francesco, definito il Papa mediatico chiede, come riporta La Stampa, “uno sforzo affinchè tali mezzi si traducano in un nuovo sviluppo culturale dell’umanità e non in un deterioramento della sua ricchezza più profonda”. Si sofferma, infine, sul rischio dei rapporti virtuali ed emozioni artificiali dichiarando che i mezzi che ci permettono di rimanre in contatto con gli altri, sono anche gli stessi che “a volte ci impediscono di prendere contatto diretto con l’angoscia, con il tremore, con la gioia dell’altro e con la complessità della sua esperienza personale. Per questo non dovrebbe stupire il fatto che, insieme all’opprimente offerta di questi prodotti, vada crescendo una profonda e malinconica insoddisfazione nelle relazioni interpersonali, o un dannoso isolamento”.
fonte: www.francoabruzzo.it
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