La proposta di D’Alia (Udc) al pacchetto sicurezza, vorrebbe censurare i social network come Facebook per reprimere casi di apologia e incitamento via internet di associazioni mafioso, criminose, eversive, terroristiche, oltre che di violenza sessuale, discriminazione, odio etnico, nazionale, razziale e religioso. “Credo che al di là delle intenzioni del senatore D’Alia, sicuramente buone, la proposta sia un’idea inutile. Sono contrario a togliere la parola, comunque. E sulla rete non ha senso, non si può mettere sotto controllo”. Sono le parole di Benedetto Della Vedova, parlamentare di maggioranza e iscritto a Facebook. “La libertà di parola è libertà di parola – sottolinea Della Vedova -. Poi se si commette un reato, calunnia, istigazione a delinquere, favoreggiamento e via elencando, si persegue il reato. Inventarsi una cosa specifica su Internet o Facebook, capisco le buone intenzioni, ma è inutile e sbagliato. Non si sospendono le libertà in nome di un interesse superiore”.
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…
Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…