Elisa Grande, capo del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio che gestisce i contributi per i giornali e le convenzioni con le agenzie di stampa, una delle donne più potenti d’Italia, imbarazzata ammette di fronte a una domanda secca di Henry John Woodcock di aver ricevuto una collana di perle dall’editore del Velino, Luca Simoni. Il Velino non è un’agenzia di stampa qualsiasi. Nel progetto di Luigi Bisignani – secondo gli investigatori- il Velino doveva diventare la grancassa degli amici del lobbista nel governo, in testa Franco Frattini. Per rinforzare l’agenzia amica, l’ex giornalista iscritto alla P2 aveva sponsorizzato – secondo gli investigatori – la pretesa di ulteriori stanziamenti pubblici per il Velino andando a pranzo con il ministro Frattini, premendo sulla sua amica Elisa Grande. Simoni il 5 giugno 2010 parla al telefono con Giorgio Stracquadanio, che promette il suo impegno. Anche Bisignani si dà da fare.
Le indagini rilevano: “Numerosi incontri avvenuti anche in forma privata, tra il Bisignani, il Simoni, gli onorevoli Frattini e Gelmini, nonché il viceministro Romani e finalizzati ad assicurare alla società, in parola, cospicui finanziamenti da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Simoni il 9 giugno spiega a un suo collaboratore la strategia: “Intervistare, prima a livello nazionale e poi regionale, Franco Frattini (sulla politica interna), Mario Valducci”. Un capitolo dell’informativa è dedicato al pranzo del 12 maggio 2010 con il ministro Frattini. Bisignani e Simoni sono ospiti del ministro nel suo appartamento alla Farnesina: “Simoni fa predisporre egli stesso un ‘passi’ per entrare all’interno del ministero con la propria autovettura con a bordo Bisignani”.
Alla fine i soldi arrivano: nel 2010 Agi e Velino percepiscono un milione in più (due terzi all’Agi) per i loro servizi esteri.
Nell’informativa della Guardia di Finanza di Napoli si legge che “in data 21 dicembre 2009, Luca Simoni chiede alla segretaria di Bisignani ‘un suggerimento su cosa fare’, in quanto afferma di aver avuto notizie ‘veramente molto negative’ verosimilmente – annotano le Fiamme Gialle – relative all’incontro fissato il giorno successivo con Elisa Grande, capo del Dipartimento Informazione Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per ‘firmare una serie di cose'”. Simoni punta su Bisignani per ribaltare la situazione. “Il giorno seguente, 22 dicembre 2009, sarà la stessa Grande a contattare Rita Monteverde, segretaria di Bisignani, comunicandole che si trova in compagnia del Simoni e che ha bisogno di parlare urgentemente col Bisignani. L’esito positivo dell’incontro e dell’intermediazione di Bisignani”, conclude la Finanza, “è stato rilevato in data 23 dicembre del 2009, allorquando la Grande comunica al Bisignani che “sono tutti contenti … ho parlato con Luca (Simoni, ndr)… era felice”. Subito dopo la Guardia di Finanza registra una telefonata nella quale “Simoni riferisce alla Monteverde che tra il 28 e il 50 dicembre dovrà ‘firmare la nuova convenzione con la Presidenza'”.
Le Fiamme Gialle annotano: “Fuori campo viene captata una conversazione tra Luca Simoni e una terza persona, verosimilmente un suo collaboratore, e dal contenuto della stessa si rileva che i due stanno preparando ‘un pacchetto’ da inviare alla Grande; in particolare il Simoni invita il suo interlocutore a porre particolare attenzione, asserendo testualmente che non intendeva rimetterci ‘una piotta'”. Quando Woodcock chiede conto alla dottoressa Grande del regalino lei spiega: “Luca Simoni, è il direttore responsabile del Velino, che non fa mistero di essere legato a Bisignani; Bisignani in un paio di occasioni mi ha chiesto cosa succedesse in relazione alla convenzione con la Presidenza del Consiglio, del Velino”.
Poi Grande aggiunge; “A dicembre -quando c’ero io – il Velino ha avuto un ulteriore aumento dell’ammontare in ragione dell’aumento di postazioni di notiziari a disposizione dei Carabinieri; il Simoni al riguardo è stato davvero pressante. Vi dico che la collana di perle che indosso oggi me l’ha regalata Simoni. L’ho accettata perché ritengo che fosse di modico valore analogamente ad altri regali che ho ricevuto da altre agenzie di stampa, tutti in occasione delle festività natalizie”.
Al Fatto, Simoni spiega: “Era una collana di bigiotteria di Chanci. L’ho pagata se non ricordo male 450 euro”. Comunque il pranzo con Frattini ha avuto un riscontro. Così Elisa Grande spiega al pm l’aumento di un milione: “Recentemente, il ministro Frattini ha chiesto una implementazione della convenzione riferita ai servizi fomiti dal Velino, unitamente all’Agi, nonché di altra convenzione riferita alla AdnKronos, entrambe alla firma; nello specifico l’aumento in favore del Velino/Agi è pari a circa un milione di euro (due terzi per l’Agi) di cui 800-900 mila euro li metterà il ministero degli Esteri e 85 mila euro li metterà la Presidenza del Consiglio dei ministri”. Lei ammette al pm: “Questa collana di perle me l’ha donata il direttore Simoni. Ma è un regalo da poco” . (Il Fatto Quotidiano)
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