A 12 mesi dalla partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse 2024, l’editoria italiana si presenta quest’anno alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte con un giro d’affari (valore delle vendite) che sfiora i 3,4 miliardi di euro, in linea rispetto ai massimi raggiunti nel post-pandemia e che conferma l’Italia come quarta industria editoriale europea. La vendita di diritti di traduzione di opere italiane all’estero si attesta nel 2022 appena sotto gli 8.000 contratti (7.889). È quanto emerge dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia a cura dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori, presentato alla Buchmesse.In particolare, nel 2022 il settore editoriale italiano ha avuto un giro d’affari complessivo di 3.388 milioni di euro, in calo dell’1,5% rispetto al 2021 e in crescita di quasi 300 milioni rispetto al 2019. Nel conteggio è compreso il mercato trade (saggistica e narrativa venduta nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione), l’editoria scolastica, quella universitaria e professionale (comprendendo quest’ultima anche database e piattaforme digitali), la vendita di diritti, le vendite alle biblioteche e altro ancora. La sola editoria trade, invece, nei primi nove mesi del 2023 ha avuto vendite pari a 1.033,5 milioni di euro, in crescita dello 0,2% rispetto l’anno precedente.
Salvatore Monaco
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