Un esercito di «invisibili», lasciati soli da media e Stato per portare avanti inchieste che non conquistano la scena come gli omicidi di Garlasco o Perugia, ma che alzano il velo sui tanti «omissis» di Stato. Di questo si è parlato ieri nell’incontro organizzato da Fnsi e Ordine dei giornalisti per illustrare i dati di «Ossigeno», l’osservatorio guidato da Alberto Spampinato che sta raccogliendo dati e testimonianze in tutta Italia sulle minacce alla libertà di stampa.
Ha offerto la sua testimonianza Gianni Lannes, autore di molte inchieste «pericolose» che, negli ultimi mesi si è occupato delle ‘navi dei veleni’. Da luglio a novembre gli è successori tutto: l’auto è stata fatta saltare in aria, la sua famiglia è soggetta a minacce quotidiane e alla redazione del suo giornale online Terra nostra sono arrivati messaggi minatori, al punto da dover «congelare» l’aggiornamento del sito dal 5 dicembre scorso.
Ma non è tutto. In Italia, tra il 2006 e il 2008 sono state 52 le minacce, di cui 43 individuali, e hanno coinvolto oltre 200 giornalisti. Senza dimenticare i nove giornalisti uccisi in 40 anni (otto in Sicilia e uno in Campania), oltre alle due vittime del terrorismo.
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