In Italia si registra un calo generale degli accessi alla rete fissa e mobile. E’ quanto trapela dai dati dell’Osservatorio trimestrale delle telecomunicazioni, pubblicato dall’Agcom sul suo sito web. Le statistiche sono aggiornate al 31 marzo 2014. Per quanto riguarda il fisso l’unico operatore in ascesa è Fastweb, che scavalca Vodafone, diventando il terzo operatore dopo Telecom e Wind per numero di abbonati. Telecom è in flessione da circa due anni e solo una piccola percentuale degli utenti (il 25%) viene recuperata dagli operatori alternativi. Sostanzialmente stabile il flusso di abbonati di Wind. Cresce il peso sul mercato degli operatori che propongono tecnologie wireless FWA. Le principali imprese di questa categoria sono Linkem (+40%), NGI (+28%) e Aria (+27%). In flessione rispetto al 2013 anche la crescita degli accessi a banda larga. I dati, però, restano positivi grazie alla diffusione delle nuove tecnologie a fibra ottica. Telecom ha una quota di mercato sempre meno rilevante (49%). La fetta di utenza persa ha ingrossato le fila degli abbonati di Fastweb e degli operatori minori. Le statistiche sulla rete mobile riflettono il peso crescente di Internet e delle applicazioni. Le sim esclusivamente vocali diminuiscono di 8,8 milioni. D’altra parte le sim che effettuano un traffico di dati sfiorano i 39 milioni. Una riduzione ancora più significativa si ha per gli SMS, quasi totalmente rimpiazzati da Whatsapp. Tra i singoli operatori si registra una flessione dei due attori principali, Telecom e Vodafone, a favore di H3G e Wind. Saldo attivo per gli operatori mobili virtuali, nonostante le ingarbugliate vicende di Bipmobile e Italiacom. IL principale MVNO è Poste Mobile, che detiene il 55% del mercato. Gli operatori virtuali incidono sul 5,6% della base clienti totale. L’Osservatorio Agcom si concentra anche sull’ascesa della tecnologia M2M. Crescita contenuta in Italia (+25%), più rapida in altre zone del mondo. Secondo le previsioni dell’Autorità le sim M2M raggiungeranno il 14% dell’utenza europea nei prossimi tre anni.
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