Urbano Cairo compra La7 per 1 mln. «Ho preso una bella patata bollente» si lascia scappare al microfono di Radio 24 l’imprenditore piemontese. Ti Media invece si libera di un asset che anche quest’anno ha pesato sui suoi conti. Il 2012 si è infatti chiuso con una perdita di 240,9 milioni che la costringerà ad abbattere il capitale, su cui pesano le svalutazioni (per 156,7 milioni) di cui oltre 63 milioni riguardano La7.
Sul tavolo del cda c’era anche la contro-offerta di Clessidra ma anche «a seguito di un approfondito esame delle possibili alternative» è arrivato il disco verde a Cairo Communication. Il titolo, che per buona parte delle seduta ha navigato in territorio positivo, dopo che è venuto meno l’appeal speculativo su possibili rilanci, ha finito col cedere il 6,44% e la Consob, davanti al repentino cambio di rotta, ha avviato verifiche sulla fuga di notizie annunciata da un `tweet´ di Gad Lerner a mercati aperti e due ore prima del comunicato della società. La Commissione ha avviato anche il consueto monitoraggio degli scambi sul titolo Ti Media per accertare chi ha comprato e venduto dopo la diffusione delle indiscrezioni.
L’accordo prevede che La7 prima di passare di mano ceda a Ti Media il 51% di MTV Italia e venga ricapitalizzata arrivando ad avere una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 milioni e un livello di patrimonio netto pari a 138 milioni. Questo peserà, almeno per il prossimo anno, sul debito che – hanno spiegato i manager di Ti Media in conference call, dagli attuali 260,1 milioni di euro crescerà leggermente nel 2013 e poi la curva tornerà a scendere nel 2015. «Ci aspettiamo un leggero incremento nel 2013 – ha spiegato il direttore finanziario Luigino Giannini – per effetto dell’accordo con Cairo, del consolidamento di La7 nei primi sei mesi e per l’attività ordinaria». Poi una generazione di cassa positiva attesa nel 2014 «fa sì che ci aspettiamo una discesa del debito». La generazione di cassa è attesa a circa 50 milioni di euro in tre anni e con un `Net-cash flow´ positivo a partire dal 2014.
Dopo la cessione Ti Media sarà una pura holding non operativa e si concentrerà sul ritorno «all’efficienza e alla redditività». Sono gli obiettivi del nuovo piano 2013-2015 che punta a «ricavi in crescita del 11% circa ed Ebitda del 36%», in media all’anno e prevede «investimenti in diminuzione, pari a circa 35 milioni di euro nei tre anni del piano».
Tornando all’accordo Cairo, al tavolo sedeva anche Telecom (che giovedì riunisce il cda per l’approvazione del bilancio) che si è impegnata a rinunciare a 100 milioni di crediti finanziari nei confronti di Ti Media. L’imprenditore piemontese invece si è anche impegnato a un `lock up´ di 24 mesi. Con La7 targata Cairo poi verrà sottoscritto un contratto di fornitura di capacità trasmissiva di durata pluriennale con Telecom Italia Media Broadcasting «a prezzi allineati con quelli dei principali competitor» hanno precisato in conference call i manager.
Sempre restando in ambito editoriale è da segnalare un’altra partita aperta: oggi scadeva il termine per la presentazione delle offerte per Rcs Periodici. Secondo indiscrezioni una proposta è attesa dal gruppo dei servizi di stampa Seregni Fingraf di Andrea Mastagni, affiancato probabilmente anche da partner finanziari. Altri quattro candidati dovrebbero essere invece dei fondi.
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