Si terrà stamattina il Consiglio dei Ministri che reca, all’ordine del giorno, il decreto legge sulle disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici. Lo aveva annunciato stamattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Paolo Peluffo, intervenuto alla giornata di inaugurazione della XXV edizione del Salone del Libro di Torino. I provvedimenti allo studio del Governo sono due: un decreto legge per la ridefinizione dell’erogazione dei contributi ai periodici e giornali e un disegno di legge delega per ridefinire il sostegno legislativo all’editoria dal 2014 in poi.
In base alle bozze del provvedimento che potrebbero venire ulteriormente modificate, la misura delle provvidenze non verrà più stabilita in base alle tirature, ma si farà riferimento alle copie effettivamente vendute, sia in edicola che per abbonamento. In più alle imprese, per salvaguardare i livelli di occupazione, verrà richiesta l’assunzione di un numero minimo di giornalisti per poter accedere ai contributi.
La somma che verrà stanziata complessivamente di anno in anno dipenderà naturalmente dalle condizioni generali del bilancio dello Stato e quindi dalla necessità di rispettare i vincoli di pareggio. Al momento poi della ripartizione dei fondi, oltre ai principi già ricordati, si farà riferimento anche ad altri parametri base, quali i costi della carta, della stampa, della distribuzione e della retribuzione dei dipendenti, che tuttavia verrà presa in considerazione fino ad un tetto massimo.
Prevista anche la possibilità della trasformazione del quotidiano da cartaceo in on line a pagamento, con la possibilità di un contributo per l’avvio della nuova iniziativa editoriale.
Il disegno di legge delega invece si occuperà di disposizioni generali sul tutto il comparto, comprendenti ad esempio anche le norme per l’incentivazione della lettura e per la tutela delle opere dell’ingegno.