Inizia oggiquello che si prevede sarà un duro e travagliato iter parlamentare per il disegno di legge che intende riformare il settore editoriale italiano. Insieme ad una serie di norme che regolamentano gli incentivi statali alle aziende editoriali, rendendoli meno onerosi per le misere casse dello stato, il ddl contiene, come noto, un passaggio del quale si discute da giorni: la necessità dell’iscrizione al Roc (Registro operatori comunicazione) anche per le fonti d’informazioni provenienti dalla rete. Con conseguente alta probabilità di chiusura di blog e siti in quantità per mancanza o irreperibilità dei requisiti necessari. Ma Levi rassicura i blogger d’Italia, e non solo loro, circa l’obiettivo che il disegno di legge intende conseguire, a due giorni dal via dell’iter parlamentare:“La proposta di legge intende regolare il mercato dell’editoria e dunque si rivolge agli operatori del mercato dell’editoria,” – spiega il sottosegretario, scandendo lentamente le proprie parole per paura d’essere frainteso – “tutti quelli che professionalmente producono giornali, riviste, libri e dunque esclude, per definizione i blog o i siti individuali che non sono oggetto della nostra legge”. Staremo a vedere gli sviluppi.