Offensiva Fieg contro i “pirati” della stampa: segnalati 2014 siti e undici canali di Telegram che diffondevano indebitamente le copie digitali dei giornali. Ma non è che l’inizio.
Il bilancio dell’operazione è importante. Sono stati identificati 2014 siti web contenenti file in formato .pdf di giornali affiliati alla Fieg. Venti di questi siti sono stati chiusi in maniera definitiva mentre sono stati rimossi 122.008 file .pdf illecitamente caricati sul web.
Ma non è tutto. Sono state inviate poco meno di 8 milioni di richieste di eliminazione di pagine web contenenti file “pirata”. Il traffico è stato ridotto, secondo le analisi della società Muso, del 54%.
Entusiasta il presidente Andrea Riffeser Monti che in una nota afferma: “In un quadro così complesso, i risultati ad oggi conseguiti sono ancor più significativi. Al programma di monitoraggio del web – prosegue Riffeser – si aggiungono le altre iniziative di contrasto alla diffusione non autorizzata di contenuti editoriali sulle piattaforme social: per la prima volta la Fieg ed alcuni associati hanno segnalato congiuntamente a Telegram 11 canali/bot pirata e avviato la procedura AGCOM a tutela del diritto d’autore online nei confronti di Telegram e Facebook. Ma molto resta ancora da fare.”
“Proseguiremo lungo la strada del contrasto alla illegalità” – assicura Riffeser –”poiché solo una efficace protezione del contenuto editoriale e l’applicazione di regole chiare, in condizioni di effettiva concorrenza, possono garantire la sopravvivenza di una informazione libera e di qualità”.
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