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Odg, i fondi ad Articolo21 dividono il Cnog

“Per la prima volta l’Ordine Nazionale dei Giornalisti ha deciso, a maggioranza, di dare un sostegno annuo di 20mila euro all’associazione Articolo21”. L’annuncio in una nota dei consiglieri nazionali dell’Ordine “Per il giornalismo” guidati dall’ex presidente del Cnog Carlo Verna. Il documento riferisce della divisione che si è registrata sulla scelta maturata e voluta dalla maggioranza che si riconosce nell’attuale presidente Cnog Carlo Bartoli. Al centro del dibattito la natura dell’associazione che, per gli esponenti della minoranza, non è “geneticamente legata” all’Ordine come invece lo sono Ossigeno e Carta di Roma.

Nel documento degli esponenti della minoranza nel Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, la vicenda viene ricostruita così: “Insieme ad Articolo21 sono stati, con analogo provvedimento e cifre, decisi sostegni anche alle associazioni Ossigeno e Carta di Roma, questi ultimi  geneticamente legati all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e impegnati rispettivamente nella segnalazione di colleghe e colleghi minacciati e del linguaggio usato nelle notizie sui temi delle migrazioni. Per queste ultime associazioni il voto, sempre a maggioranza, ha avuto  dal Consiglio Nazionale dell’Ordine sostegno quasi unanime, diverso il voto sul contributo di 20.000 euro ad Articolo21 approvato vedendo nettamente contrapposte maggioranza e minoranza”.

E ancora: “Nel corso di un dibattito, a tratti anche vivace, è emerso il ruolo, tra i sostenitori della delibera su Articolo21, di componenti dell’associazione tra i quali lo stesso presidente del Cnog Carlo Bartoli (per sua stessa ammissione) e addirittura di suoi responsabili territoriali”. La proposta “salomonica” di agganciare i fondi alle manifestazioni che l’associazione Articolo 21 avrebbe promosso, non sarebbe stata approvata: “A quanti proponevano di dare contributi singoli per manifestazioni di Articolo21, dove la professione giornalistica avesse effettivamente ruolo e competenza, veniva risposto che in realtà il forfait sarebbe stato vigilato sui temi d’impegno e non superato nell’importo”.

Luca Esposito

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