“Ordine dei Giornalisti e Associazione della Stampa di Basilicata tornano a esprimere grande preoccupazione per le gravi minacce che incombono sul sistema dell’informazione in regione. Minacce che mettono a repentaglio l’esistenza stessa di testate giornalistiche, delle loro redazioni, dei posti di lavoro e il pluralismo delle voci dell’informazione lucana”. Il grido d’allarme in una nota congiunta che denuncia il rischio del baratro in Lucania per la stampa: “Le vicissitudini editoriali che rendono incerto il futuro della Gazzetta del Mezzogiorno e la chiusura delle pagine di Matera del Corriere del Mezzogiorno costituiscono solo gli ultimi esempi del preoccupante declino in atto. Comportamenti sempre deprecabili ma che risultano ancor più stridenti e incomprensibili in un momento drammatico come quello segnato dalla pandemia da Covid19. Un momento che dovrebbe rendere evidente a tutti la necessità di avere più, e non meno, informazione qualificata e responsabile”.
La Basilicata, dunque, si trova a fronteggiare un rischio senza precedenti: la desertificazione editoriale di un’intera Regione: “Colpisce infine che, dinanzi alla gravità di questi scenari, al di là di dichiarazioni di maniera, si assista all’assenza di adeguate risposte da parte delle autorità istituzionali del territorio che da tempo rifiutano l’avvio di un confronto mirante a sostenere il sistema dell’informazione in Basilicata, come auspicato da Ordine e Assostampa”.
Per i giornalisti, dunque, è necessario un incontro ai massimi livelli: “Un confronto necessario a promuovere azioni in grado di difendere e rilanciare un sistema dell’informazione autonoma, in condizione di svolgere a pieno la propria funzione critica per la crescita della democrazia e della partecipazione nei nostri territori, nell’interesse del bene comune e della comunità lucana”.
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