Nuovo governo, quasi fatta per Legnini

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legnini edicolePoche ore separano Giovanni Legnini dal ritorno al Governo. Ne è appena uscito da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria dell’esecutivo guidato da Enrico Letta, sta per rientrare nella nuova squadra che Matteo Renzi sta allestendo. L’apprezzamento che il deputato di Roccamontepiano riscuote in tutto il Pd, indipendentemente dalla corrente d’appartenenza, è stato decisivo nello spianare la strada alla conferma: la concorrenza è stata, ed è ancora in queste ultime ore, particolarmente forte ma il tesoretto di consensi conquistati da Legnini nella sua esperienza governativa e, precedentemente, in quella parlamentare lo hanno messo al riparo da sorprese. Ovviamente, fino a questo momento: in politica i colpi di scena sono all’ordine del giorno, e se qualcuno ti dice «stai sereno», esattamente come twittato da Renzi a Letta giusto prima del ribaltone a Palazzo Chigi beh, tanto sereno è meglio che tu non stia.
In realtà per Legnini si tratta ormai soltanto di capire quale sarà l’incarico che gli verrà affidato: se resterà nelle sue mani la delega all’Editoria che bene ha tenuto in questi mesi o se per lui si preferirà un dicastero economico o quello cui sono affidati i rapporti dell’esecutivo con il Parlamento. C’è anche la possibilità, si sussurra, che possa ottenere qualcosa di più di un posto da sottosegretario, vale a dire un incarico da vice ministro,ma  non è detto che una poltrona da vice ministro in un ministero valga più del posto da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che Legnini ha ottenuto nella gestione Letta. L’ottimo lavoro svolto fin qui da Legnini è, in ogni caso, un valore aggiunto per il prossimo Governo Renzi.

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