Quale conseguenza di una modernizzazione e di privatizzazioni che avevano già trasformato il Ministero delle poste e telecomunicazioni in un più “snello” Ministero delle comunicazioni, con il nuovo governo e l’entrata in vigore delle nuove disposizioni che limitano a 12 il numero dei Ministeri con portafoglio, tale Dicastero diventerà formalmente un dipartimento del Ministero delle attività produttive. Ai suoi vertici verrà nominato un Viceministro appositamente delegato sulla materia. Cambieranno probabilmente alcuni assetti organizzativi, specie delle funzioni di staff (non ci dovrebbe essere più, ad esempio, un Capo di gabinetto, bensì un Capo dipartimento che potrebbe assorbire anche parte delle competenze del Segretario Generale), ma dovrebbero comunque restare immutate tutte le attuali competenze sulla comunicazione elettronica e la radiodiffusione sia in termini di proposizione legislativa e sia sugli aspetti amministrativi e di gestione dello spettro radioelettrico.
Maggiori certezze si potranno avere comunque entro il 10 maggio, data in cui dovrebbe essere formalmente costituito il nuovo governo.
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