Anselmi per la presidenza. Bondi, Caio e Sabelli possibili dg. Suggestivo il duo Santoro – Freccero. Siamo al dunque. La Vigilanza tra pochi giorni inizierà i lavori per il nuovo cda Rai. La Commissione sceglierà 7 dei 9 membri del Consiglio. Al governo spetta la nomina di un consigliere, come rappresentante del Tesoro, e la designazione del presidente e del dg. Bisogna precisare che il presidente dovrà avere il consenso dei due terzi della Vigilanza e il dg dovrà avere l’approvazione del cda.
Sulle nomine della Vigilanza non si sa ancora nulla. Da più parti, sia politiche che istituzionali, è stata invocata trasparenza, merito ed indipendenza dalla politica. Tuttavia su tali buoni propositi anche Monti si è rivelato scettico a riguardo.
In ogni caso, da come ha dichiarato il ministro Giarda, il governo aspetterà le nomine della Vigilanza per poi scoprire le sue carte. Tale decisione è stata criticata dal Pd, dall’Idv, oltre che da Santoro, aspirante dg. Per questi il governo dovrebbe fare le prime mosse indirizzando virtuosamente il lavoro della Commissione. In poche parole se l’esecutivo dovesse nominare determinati personaggi, la Vigilanza sarebbe “costretta” ad adattarsi per non apparire eccessivamente “eretica”.
Nella mente di Monti e company già circolano dei nomi: per la presidenza si pensa a Giulio Anselmi; per la direzione generale ci sono Francesco Caio, Rocco Sabelli ed Enrico Bondi. E poi i due “outsider” Santoro e Freccero, autocandidatesi rispettivamente per presidente e dg. Cerchiamo di tracciare un breve profilo di queste personalità. Giulio Anselmi, classe 1945, laureato in giurisprudenza, ha lavorato come giornalista presso molte testate: Corriere Mercantile, Stampa Sera, Panorama, Il Secolo XIX, Corriere della Sera. Inoltre, in periodi diversi, è stato direttore del settimanale Il Mondo, de Il Messaggero, dell’Ansa (la maggiore agenzia giornalistica italiana), de L’Espresso e de La Stampa. Nel 2009 diventa presidente dell’Ansa. Tale carica gli viene confermata nel 2012 e diventa anche presidente della Fieg. Una curiosità: è stato consulente della trasmissione di Rai3 Ballarò. Anselmi, attualmente, sembra l’unico candidato alla presidenza, insieme a Freccero.
Passiamo a Francesco Caio, nato nel 1957, laureato in ingegneria a Milano, è un profondo conoscitore di telecomunicazioni, sia fisse che mobili, nonché esperto di tecnologie dell’informazione e banda larga. Attualmente lavora in una multinazionale di telecomunicazioni ed informatica, con sede principale a Londra.
Rocco Sabelli, altro possibile dg, è un manager italiano di 58 anni. Ha lavorato in importanti aziende italiane tra cui Eni, Telecom Italia, Piaggio e Tiscali. Nel 2008 è stato scelto da Banca Intesa per il rilancio di Alitalia.
Infine Enrico Bondi, del 1934, di formazione chimico, è un esperto in risanamenti “impossibili”. Ha rivitalizzato la Montedison e la Parmalat. La sua abilità è stata riconosciuta anche dal premier Monti che, due giorni fa, l’ha nominato commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa pubblica: la cosiddetta spending review.
C’è da precisare che la nomina di Bondi piacerebbe anche Berlusconi. Pare che i due si stimino. E infine “attenti a quei due”: Santoro e Freccero, che hanno un curriculum di tutto rispetto.
Santoro, nato a Salerno nel 1951 da un macchinista delle ferrovie, si è laureato in Filosofia, ha collaborato con le principali testate campane di allora, ha lavorato a Radio1 come conduttore di rubriche e autore di sceneggiati radiofonici. Nel 1982 è stato assunto in Rai dove ha curato numerose rubriche e conduce programmi di successo come Samarcanda. Nel 1991 è passato a Mediaset per dirigere la testata Moby Dick su Italia 1. Nel 1999 è tornato in Rai. Nel 2000 ha condotto ‘Il raggio verde’, trasmissione fortemente contestata per faziosità. Nel 2001 è stato cacciato dalla tv pubblica, insieme ad Enzo Biagi e Daniele Luttazzi, tramite il famoso ‘editto bulgaro’ di Berlusconi, allora premier. Santoro ha fatto causa per licenziamento senza giusta causa. Nel 2005 il Giudice del lavoro di Roma dette ragione a Santoro. La Rai dovette pagare 1 milione e 400 mila euro al giornalista, oltre che reintegrarlo, ma Santoro è tornato in Rai solo nel 2006 con il governo Prodi.
Il conduttore di Servizio Pubblico vanta anche un’esperienza da parlamentare europeo. Nel 2004 è stato membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della Commissione per la cultura e l’istruzione. Nel 2005 si è dimesso da eurodeputato. Nel 2006 è nato Annozero che Santoro ha condotto fino al 2011 quando ruppe il contratto con la Rai. Durante la stagione 2011-2012 il giornalista ha creato, con l’aiuto di 100 mila sottoscrizioni volontarie, un programma multipiattaforma: Servizio Pubblico.
Freccero, attuale direttore di Rai4, classe 1947 è autore televisivo esperto di comunicazione. Nei primi anni ottanta, è stato direttore dei palinsesti di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Nel 1986 è stato nominato direttore di un’emittente parigina, La Cinq. Nel 1991 è diventato direttore di Italia 1. Nel 1993 è passato in Rai per diventare consulente di Rai 1. Nel 1994 è stato nominato responsabile della programmazione di France 2 e France 3. Dal 1996 al 2002 ha diretto Rai 2.
Dal 2003 insegna al DAMS, presso l’università Roma Tre dove tiene corsi di Linguaggi della televisione generalista, Teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo.
Freccero ha anche scritto saggi e testi scientifico-divulgativi riguardanti il mondo della tv. Nel 2003 la sua carriera in Rai si è arrestata, ma continua e ricoprire incarichi come autore televisivo. Nel 2007 è stato nominato presidente di Rai Sat, carica che ha ricoperto fino al 2010, dopo la contestata uscita dei canali Rai Sat dal pacchetto Sky. Nel 2008 è diventato direttore di Rai 4, carica che ha ancora oggi.
Che il governo scelga con giudizio!
Egidio Negri
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