La Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) quest’anno compie 42 anni e il mese scorso ha rinnovato Esecutivo e Consiglio nazionale. È composta da 168 testate locali con storie diversissime, anche secolari, e rappresenta una delle voci più significative dell’editoria cattolica e non. Si va dal semplice foglio di quattro pagine distribuito in un migliaio di copie al bisettimanale, come “Il Cittadino” di Monza, che ne diffonde oltre 40.000 in cinque edizioni. Ogni anno la Cei finanzia la Fisc con 150.000 euro che vengono investiti in strutture e servizi redazionali. La sfida che lancia oggi la Fisc è quella di diventare un’area informativa sempre più forte, protagonista nel panorama mediatico italiano, attraverso il radicamento nel territorio e redazioni sempre più professionalizzate. Nel 2006 fu lanciato un obiettivo ambizioso: arrivare a creare un settimanale per ogni diocesi. Rispetto alle 226 diocesi italiane, i 168 giornali sono dislocati soprattutto al Cento e al Nord, con una copertura praticamente totale, ad eccezione della Liguria. Al Sud, invece, nella maggior parte dei casi, si tratta di semplici “bollettini” informativi. La via da seguire è quella delle grandi sinergie, “progetti regionali” che mettano insieme più giornali. Ma l’altro grande obiettivo della nuova Fisc è culturale: la sensibilizzazione e la diffusione dei valori cristiani.
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