È “nulla” la confisca dei beni del fondatore di Magaupload, Kim Schmitz, alias Dotcom, sollecitata dagli Usa per il reato di pirateria informatica. Lo ha sentenziato l’Alto Tribunale della Nuova Zelanda. L’ordine, ha ammesso l’incaricato della polizia neozelandese Peter Marshall, era stato emesso in maniera “prematura” e presentato in modo “scorretto”, senza cioè aver dato all’informatico tedesco la possibilità di preparare la sua difesa. La decisione apre la strada a Dotcom -che si trova in libertà condizionale in attesa dell’inizio il prossimo agosto del processo di estradizione negli Stati Uniti- per recuperare i beni confiscati e accedere ai suoi conti congelati.