Il provvedimento, appena votato in Senato, prevede un Piano Nazionale d’Azione per la promozione della lettura con un Fondo che ha una dotazione di 4.350.000 euro annui a decorrere dal 2020. Il Fondo è gestito dal Centro per il Libro e la Lettura. Trattasi di una legge che, a prima vista, si basa su iniziative meritorie: viene incrementato di 3.250.000 euro il credito di imposta (tax credit) di cui possono usufruire i librai; c’è il sostegno alle biblioteche scolastiche non considerate più come la fortezza Bastioni; è stata istituita una “Capitale italiana della cultura” annuale, di nomina misterica (ma meglio che niente); si prevedono dei “Patti locali per la lettura” e un “albo delle librerie di qualità” che dovrebbero valorizzare l’enorme potenziale culturale delle Provincia spesso nelle mai di pochi eroici valvassori del libro. Ma il nodo gordiano della nuova legge è la scontistica: “Nelle librerie, store online, grande distribuzione, lo sconto ordinario massimo passa dal 15% al 5% (ma rimane il 15% per i libri scolastici). I punti vendita possono organizzare promozioni, una volta l’anno, con il limite di sconto del 15% mentre oggi le promozioni sono rimesse solo agli editori. Per le promozioni, gli editori hanno la possibilità di uno sconto massimo del 20%, non più del 25%”.
L’associazione Italiana Editori ( AIE) ,esprime nelle parole del Presidente Levi grande preoccupazione per gli effetti che la nuova manovra avrà sul mercato e su tutti gli operatori del settore. L’associazione Librai Italiani nelle parole del Presidente Ambrosini, invece, ritiene che la nuova legge sia un importante traguardo per le librerie. Ambrosini sottolinea come questa modifica legislativa rappresenti un’opportunità per i piccoli librai di riequilibrare il mercato , considerando che al momento i piccoli imprenditori sono in una posizione svantaggiata rispetto alla concorrenza delle grosse catene editoriali.
La pensa diversamente il Ministro Franceschini, che plaude alla nuova legge: “A meno di una settimana dall’approvazione della legge sulla lettura, che ha introdotto importanti novità nel sostegno alle piccole librerie e case editrici e ha istituito la Capitale italiana del libro, è importante ora cominciare a lavorare a una legge di sistema per il sostegno dell’editoria analoga a quella che aiuta un’altra importante filiera dell’industria creativa, il cinema”.
“Occorre pensare a iniziative come questa – ha proseguito il Ministro – rivolte a un pubblico più vasto dei frequentatori abituali, per far rendere i cittadini consapevoli di questo patrimonio, farli avvicinare con immediatezza al fascino della lettura, scoprendo le stampe e i preziosi volumi delle collezioni pubbliche, lasciandosi stupire dall’incontro fecondo tra l’arte contemporanea e il libro. E tornare o incominciare a frequentare la biblioteca – ha concluso Franceschini – luogo dove il pensiero diventa vivo”.
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