Un’altra bocciatura al piano editoriale Tgr, i giornalisti Rai hanno (di nuovo) stroncato con una valanga di “no” la proposta giunta sul tavolo da parte del direttore e dei vertici aziendali di viale Mazzini. La questione, adesso, è seria. Il braccio di ferro è totale e lo scontro sembra essere duro e cristallizzato su posizioni contrastanti. Mentre all’orizzonte non appaiono pontieri in grado di dare una svolta a una situazione che sembra bloccata.
Intanto, l’esecutivo Usigrai e il coordinamento dei comitati di redazione della Tgr Rai esultano. “Ancora una bocciatura, con ancora più no rispetto alla prima votazione. Le giornaliste e i giornalisti della Tgr di fronte a un piano ripresentato tale e quale, ma con promesse verbali di nuove posizioni da caposervizio, rispondono in maniera compatta con 524 no – pari al 78,2 per cento dei votanti – con un aumento di 14 voti di bocciatura. Un segnale inequivocabile”. Per Usigrai e Cdr. “Il direttore e i vertici aziendali che hanno condiviso il percorso che ha portato il piano editoriale della Tgr ad una nuova e netta bocciatura da parte della più grande redazione giornalistica Europea di servizio Pubblico, ne traggano le conseguenze”.
Una stilettata arriva anche a Carlo Fuortes, che ha iniziato il suo mandato di amministratore delegato ingaggiando quello che si sta trasformando in un autentico conflitto con i sindacati. “Una sconfitta anche per l’Ad che ha dato il via libera per ripresentare il piano tale e quale in violazione del contratto e che ha fatto della chiusura dei rapporti sindacali il suo modus operandi. Per l’Usigrai questo doppio voto negativo dimostra che la fiducia delle redazioni nel direttore è compromessa. E non lo è solo per il taglio dell’edizione notturna, come qualcuno ha voluto intendere, ma in generale su un piano editoriale di appena 9 pagine, senza contenuti editoriali, ripresentato identico a quello già largamente bocciato dalle redazioni, in violazione del contratto che parla di riformulazione e senza che l’azienda abbia, ancora adesso, firmato gli intendimenti di nomina di condirettori e vicedirettori, unico caso fra le testate giornalistiche Rai”.
Per i rappresentanti sindacali, si tratta di. “Un’altra violazione delle previsioni contrattuali, nonostante la quale il sindacato, che da sempre chiede il rispetto delle regole, ha deciso di procedere comunque alla seconda votazione in modo da rendere ancora più evidente la sfiducia”.
“Quella della Tgr, dopo la seconda bocciatura del piano editoriale di Casarin, con una percentuale di No di quasi 80% (addirittura superiore al voto precedente) è una situazione insostenibile”. Lo ha affermato in una nota il commissario di vigilanza Rai in quota Fratelli d’Italia Federico Mollicone: “Occorre evitare che la principale testata del servizio pubblico precipiti nel caos redazionale, con il direttore Casarin doppiamente sfiduciato e impossibilitato a portare avanti qualsiasi progetto editoriale. La Commissione di Vigilanza Rai si è espressa nella sua larga maggioranza con un atto di indirizzo a favore del ripristino degli spazi informativi cancellati con un taglio lineare. Occorre che l’Ad della Rai, Fuortes, adotti immediati provvedimenti che tengano conto del parere delle giornaliste e dei giornalisti della Tgr”.